domenica 28 ottobre 2007

Laboratorio stage del 27 ottobre 2007

Un GRAZIE a tutte le danzatrici che hanno condiviso con me questa esperienza, con passione e pazienza.
Grazie, per avermi mostrato le "danzatrici" che siete.

Anna Wanna Ticcer

sabato 20 ottobre 2007

Vivere meglio





L’altra mattina alle 7.10 circa percorrevo la strada che da casa mi conduce al lavoro dietro una curva è apparso un cielo spettacolare. L’alba!!! Case sul fondo, tanto verde, sagoma del cupolone e una miriade di colori da far impallidire l’arcobaleno. Purtroppo non avevo la mia digitale per immortalare tale paesaggio.
Stavo per proseguire ma poi, mi sono regalata pochi attimi di sosta davanti alla meraviglia di cielo che dava il via alla giornata.
Un sorriso per una piccola “cosa” che mi ha ben predisposto per tutta la giornata.
(la foto non è quella ma rende l'idea)

venerdì 19 ottobre 2007

Bimbi Sperduti




Lavoro in un “IC”. Per i più, specifico trattasi di una Direzione Didattica che comprende 8 classi di scuola materna, 25 classi di elementari e 16 di Media. Una media di 20 alunni a classe… fate un po’ il totale dei bambini transitanti nell’edificio (980 circa).
Allora statisticamente può accadere che qualche bambino rimanga cinque minuti oltre il suono della campanella finale, magari perché il papà-mamma-nonni-tata predisposto al “ritiro” del fanciullo, abbia avuto un piccolo contrattempo…
PANICO!!!! Il panico si scatena negli operatori scolastici, sia che essi siano docenti o non docenti.
E dinanzi al bambino sperduto si inizia a parlare di chiamare i vigili o i carabinieri per abbandono di minore. Oppure si cerca disperatamente il fascicolo personale alla ricerca di un numero di cellulare (al quale di solito o non risponde nessuno, o è spento oppure è inesistente).
E si grida dicendo che i “papà-mamma-nonni-tata” non possono fare come vogliono, si grida cercando di capire di chi sia la responsabilità (durante quei 5 minuti) nel caso in cui il bimbo sperduto si faccia male…. E si grida e si continua a parlare… blaterando di “ devo andare a casa – questa scuola non è un parcheggio….”
E il BimboSPerduto? Siede in un angolo, con la giacca e zaino indossati. Con una faccia triste con gli occhi velati, che non capisce perché “papà-mamma-nonni-tata” non sia venuto a prenderlo.
Che sente parlare di carabinieri … quelli che portano via i cattivi… che vede la maestra, pochi minuti prima, presenza rassicurante in classe, ora trasformata in docente urlante… Il Bambino Sperduto nell’atrio della scuola, dove è stato portato la mattina… circondato all’improvviso da estranei che parlano di responsabilità…
Ed ecco arrivare i “papà-mamma-nonni-tata” trafelato affaticato e anche preoccupato…
Finalmente!!! Grida il Bimbo Sperduto….allora non sono stato abbandonato…. Allora non dovrò andare con i carabinieri… allora qualcuno mi vuole ancora bene….

Da genitore che lavora dico che a volte può succedere che il traffico, gli impegni, il caso fortuito, facciamo ritardare l’orario dei mille incastri giornalieri.

Ma per favore… non dimentichiamoci dei BimbiSperduti che erano dentro di noi.

venerdì 12 ottobre 2007

Blog poltico.


+ Viabilità – traffico = manifestazione

Direi che è meglio non parlare di politica perché si corre il rischio di impelagarsi in vortici senza fine di discussioni che non portano da nessuna parte.
Ma l’argomento è troppo ghiotto per evitarlo. Quindi cercherò di raccontare l’accaduto senza troppo enfatizzare né demonizzare le idee politiche intrise nella narrazione.

Parliamo di due vie, parallele, entrambe a doppia circolazione anche di autobus, con negozi, scuole, supermercati e attraversamenti pedonali vari. Le stesse erano punto terribile, da evitare nei quotidiani spostamenti automobilistici. Preclusi erano i negozi delle stesse causa mancanza di parcheggio posticcio anche in doppia fila.
Sicché un bel giorno un gruppo di illuminati di viabilità scoprì l’acqua calda, e decisero che avrebbero fatto di queste strade impercorribili, due sensi unici.
Uno ad andare in giù e l’altro in su.
Tanto come ben sappiamo, se le rotaie sono unite dalle traversine, le strade sono unite dalle traverse.
Risultato??? Una spettacolare percorribilità in entrambi in sensi, con possibilità di spostamenti in tempi umani e… udite udite, anche il parcheggio (in doppia fila va bene) ma per prendere un gelato o vedere una maglietta si può fare, senza comunque intralciare e congestionare la viabilità.

Secondo risultato:
una bella manifestazione davanti agli uffici politici circoscrizionali, con tanto di invasione stradale, affinché la strada , diventasse un fiume di macchine, autobus, motorini, pedoni… tutti assolutamente fermi.
Con i manifestanti che gridavano infuriati contro l’amministrazione….
: ARIDADECE E STRADE de PRIMA….E per portare acqua al loro mulino (come non fosse bastata la pioggia incessante di ieri, che cadeva copiosa su Roma e anche sui manifestanti – grazie al cielo) gridavano che il comune se la prendeva con le fasce più deboli… gli anziani, i bambini, gli handicappati…. (ops… i diversamente abili)
Eh??? Scusa??’
Cosa mi è sfuggito??? La miglioria della viabilità cozza contro le fasce deboli notoriamente primi utilizzatori degli autobus (che impiegano metà del tempo per lo stesso tratto)?
Una delegazione di questo gruppo è stata prontamente ricevuta da un delegato…
Ora mi chiedo tante cose, ma principalmente:
perché un piccolo gruppo non credo rappresentativo di coloro tra le centomila persone abitanti dei quartieri che sono toccate da queste strade, debbano far ripristinare il caos totale???
Chi credete abbia pagato gli straordinari ai 50 tra agenti, vigili, carabinieri che cercavano di arginare queste poche decine di persone?
Se ripristineranno “ a strada de prima” dove potrò andare a manifestare io???

mercoledì 10 ottobre 2007

La tv: ma che dice???


Come parlano i giovani d’oggi.?

Parlano esattamente come parla la televisione che seguono o meglio, coloro che fanno la televisione.
Se nei primi anni dopo la nascita di questo potente strumento di comunicazione, lo stesso ha aiutato il popolo italiano ad imparare l’italiano, adesso aiuta i giovani a dimenticare tutte le regole della grammatica e dell’esprimersi in maniera corretta. (come non bastasse la scuola….)
Casualmente ho assistito ad un paio di puntate di un programma che abbiamo (noi italiani) importato paro paro dall’America. NEXT (su MTV)
Si sa noi da quel paese prendiamo solo le cose peggiori : i bambini che a dieci anni hanno il colesterolo e sono sovrappeso, le sit-com cretine, i format di programmi pseudo quiz (vedi DISTRACTION) dove ai concorrenti vengono inflitte le peggiori azioni pensabili, la Cocacola etc.
E ti pare che potevamo farci sfuggire questa perla?
Faccio un breve riassunto per coloro che fortunatamente ignorano tale programma.
Trattasi di un uomo (o una donna) il cacciatore che deve scegliere tra 5 persone dell’altro sesso le prede le quali sono rinchiuse in un pullman con i vetri oscurati ed ignorano tutto ciò che li circonda... Ovviamente scendono una per volta, quindi il cacciatore, ignora che genere di altre “prede” siano ancora da vedere.
L’età di questi ambigui personaggi è tra i 20 e i 25 anni, tutti giovani e mediamente carini.
Le prede scendono uno per volta e se il cacciatore a vista, li “boccia” grida next e loro risalgono nel pullman.
Il terribile è:
1) Quando le prede sono tutte insieme si spalleggiano, ma come ne scende una… altro che mercato delle comari;
2) Per passare il tempo, eseguono lap dance o pomiciano tra di loro (le donne);
3) Raccontano le loro cose molto ma molto intime che mi vergogno anche solo a ripetere, cose delle quali io alla mia geneticamente vecchia età, non racconterei mai a nessuno;
4) Si vestono come le donnine di strada e se uomini come … come… indescrivibile;
5) Usano un linguaggio che nei sotto titoli passa una parola si e una no, asteriscata…ma se si conosce un po’ d’inglese….
6) Quando e se scelti dal cacciatore di turno, dopo un tempo che varia tra i 30 e i 60 minuti, concludono la puntata con un bel bacio appassionato e oltre.

Tutto questo ed altro, a che ora? La sera a notte fonda?
Ma no… all’ora di pranzo. Quando si sa che i ragazzi sono mediamente a casa per mangiare e guardano la tv.

Allora mi chiedo, perché noi grandi ci aspettiamo che i giovani abbiano una morale ed un modo di fare, un linguaggio corretto, magari quello che abbiamo insegnato loro, o uguale a quello che usavamo noi alla stessa età?
Io mai mi sono sognata di chiamare i miei insegnanti : “ a prof…” e dargli loro del tu.
E per dirla tutta il presentatore usa si adegua (o non è capace di fare altro) e quindi si esprime con espressioni del tipo : non ha capito una mazza ! e questa scusate ma non ci metto l’asterisco.
Come difenderci?
Sono arrivata alla conclusione che non sarà possibile.
Il mondo è vero, sta cambiando, e con esso il linguaggio, la morale e pudicità.
Quindi sarà normale che in un programma in prima serata si vedano scene gay, le stesse che abbiamo visto nei cartelloni pubblicitari e negli spot, ed è normale che alle 14, mentre si pranza, si senta parlare di qualità e modalità di come e quando usare il “vibr***re”.
La pubblicità ci aveva avvisato di questi cambiamenti, ma forse ci sono sfuggiti o meglio, mi sono sfuggiti.
D'altronde da quando per pubblicizzare il silicone ci vuole una donna tipo porno nella doccia (*), o per vendere capi d’abbigliamento vediamo uomo che tocca il membro di un altro uomo….
Di cosa ci stupiamo????


(*) della figura della donna nella pubblicità ne parlerò prossimamente.

domenica 7 ottobre 2007

Il tempo che passa


Ieri sono entrata in una chat, tanto per curiosità e tanto per capire se esiste gente normale come me....
MI ha clikkato un tizio della calabria riporto il testo:
Lui : ciao sono della calabria.
AWA: lontano sei....
Lui: spesso vengo a Roma, mi chiamo XXX e ho 54 anni!
AWA: grande.... io ne ho 40...
Lui: (parolacce) e che te credi di essere giovane? Sei geneticamente vecchia...

Ho chiuso la chat, non prima di avergli risposto un po' male....

Ora il punto è questo.
Sono geneticamente vecchia? si, magari per fare un figlio, o per iniziare a studiare il pianoforte per diventare una pianista di fama inernazionale, o sono geneticamente vecchia per cosa?
Per avere amiche e amici?
Per ballare la danza del ventre?
Per poter essere una brava mamma?
Per congiunzioni anagrafiche?

Che significa essere vecchi?

I cambiamenti

Ci sono delle cose che diamo per scontate, che fanno parte della nostra quotidianità e che entrano a far parte della nostra "famiglia".
Oltre alla famiglia stessa ci sono gli amici, gli animali di casa, le cose che abbiamo, il lavoro che svolgiamo. Ogni rivoluzione ci destabilizza.
Ognuna di queste cose, è un mattoncino di base della nostra vita e anche quando cambiano, resta il mattoncino, ma un po' più piccolo. Ed è questo che ci fa vacillare.
Ma ci sono cose che scompaiono ed immediatamente ne arrivano altre che formano altri mattoncini che ci rafforzano.